Tutti a scuola. Noi a Roma

In occasione dell’inaugurazione dell’anno scolastico 2014-2015, la nostra scuola è stata invitata a Roma a partecipare alla cerimonia tenutasi presso il Quirinale.

Purtroppo, la partecipazione era limitata a soli 24 bambini, 3 insegnanti e il preside, così è stato deciso che avrebbero partecipato 6 alunni per ogni quinta. Per scegliere chi dovesse partire è stata fatta un’estrazione.

Per la nostra classe hanno partecipato Alessandro, Leda, Simone, Claudia, Giulia e Andrea, che ci raccontano la loro esperienza:

Appena arrivati a Roma, siamo andati a mangiare e, subito dopo, abbiamo preso un pullman che ci ha accompagnati al Quirinale.

Quando siamo arrivati, l’attesa fuori dal palazzo del Quirinale è stata molto lunga, ma la voglia di partecipare era tanta ed è trascorsa con abbastanza facilità.

Quando è arrivato il momento di entrare, abbiamo scoperto che i nostri bei vestiti eleganti sarebbero stati sostituiti da t-shirt colorate con la scritta “Tutti a scuola”…

Peccato!!! Avevamo scelto il nostro abbigliamento con così tanta cura!

Oltre alle magliette, ci hanno consegnato anche dei cappellini e ci hanno fatto disporre ai piedi del palco da cui avrebbero parlato il Presidente della Repubblica Napolitano e il ministro della pubblica istruzione Giannini.

Gli organizzatori si sono raccomandati di ascoltare con attenzione e di non chiacchierare tra noi; nel frattempo, l’orchestra e i cantanti che avrebbero partecipato alla cerimonia facevano le prove dei loro pezzi. Successivamente sono arrivati gli ospiti e gli sportivi, tra cui Marco Belinelli, Tania Cagnotto e gli atleti della nazionale italiana delle para olimpiadi.

Quando la cerimonia ha avuto inizio, sul palco accanto a noi ci sono state tutte le esibizioni: balletti e musiche di diverse nazioni europee, esibizioni canore di cantanti e cori, interviste e premiazioni ad attori e sportivi.

Infine c’è stato il discorso del ministro Giannini e quello del presidente Napolitano.

E’ stata una cerimonia molto lunga e, in alcuni momenti, un po’ noiosa e faticosa, ma ne è valsa la pena perché abbiamo avuto l’occasione di vedere persone importanti dal vivo e di sentirle parlare.

Al termine siamo andati a cena in un ristorante chiamato “Le quattro colonne” e poi abbiamo fatto un giro in piazza Navona, dove abbiamo visto le fontane che la caratterizzano.

Dopo cena, un pulmino ci ha accompagnato in albergo.

La notte è trascorsa tranquilla, eravamo in camere da due, tre o quattro letti e gli abbinamenti erano stati fatti con compagni diversi da quelli con cui siamo normalmente in classe. Al nostro risveglio, ci aspettava una ricchissima colazione.

La giornata è proseguita con un giro della città in pullman scoperto, durante il quale abbiamo potuto vedere i principali monumenti e i resti della Roma antica.

Dopo pranzo, siamo tornati a prendere le nostre valigie in albergo e ci siamo avviati verso la stazione, dove le maestre ci hanno dato da portare a casa per ricordo un piccolo Colosseo di gesso.

E’ stata un’esperienza bellissima, che ci ha permesso di conoscere una nuova città e di fare cose che non avremo mai più l’occasione di rivivere.

QUANDO BATTE FORTE IL <3

quando batte forte il cuore

Il progetto visto da noi…

Stella, Arianna, Siria, Deborah, Eleonora.

Quattro settimane fa, abbiamo iniziato il laboratorio “Il colore delle emozioni” con il maestro Roberto.

Il tema di quest’anno è stato: “Quando batte forte il cuore”.

La maestra Lucia ha creato i nostri diari personali, dove dovevamo scrivere le nostre riflessioni. foto Abbiamo parlato delle emozioni e dei sentimenti, come l’amore, l’amicizia, la felicità, la rabbia, la paura…

Per prima cosa abbiamo creato il nostro ritratto sentimentale usando delle immagini di riviste e giornali.

muro ritratto

La lezione successiva, abbiamo creato un cuore su cui abbiamo rappresentato i nostri sentimenti e le nostre emozioni usando oggetti riciclati che abbiamo portato da casa.

materiale                                 cuore

Nel penultimo incontro, ognuno di noi ha creato un messaggio tattile che rappresentava amici, esperienze e, soprattutto, sentimenti.

messaggio tattile

Nell’ultimo incontro, tutta la classe ha creato un libro che conteneva le nostre passioni.

quaderno copertina

Ci siamo divisi in tre gruppi, uno era composto da soli maschi, un altro da sole femmine e l’ultimo era misto.

gruppi di lavoro

Le emozioni principali per noi sono state: amicizia, amore, felicità e odio.

Questo laboratorio per noi è stato sentimentale, bello, emotivo educativo e intimo.

Da questa esperienza abbiamo tratto alcune conclusioni di classe, le più significative sono state che è più difficile cancellare un sentimento, rispetto ad un’emozione; che nel cuore conserviamo esperienze e che non è facile dire quanto sia diversa l’amicizia vissuta dai maschi e dalle femmine perché, non essendo nei panni dei miei compagni di sesso opposto, non posso pensare come loro.

cartellone

Il progetto visto da noi…

Simone M, Andrea D.V, Lorenzo, Jion, Gabriel.

“Il colore delle emozioni” è stata un’attività molto interessante perché abbiamo imparato a convivere con persone della nostra classe che solitamente non frequentiamo.

In questi quattro anni, Roberto ci ha fatto creare dei diari personali nei quali abbiamo descritto tutti i lavoretti che abbiamo realizzato e le emozioni collegate ad essi.

Questo diario per noi è molto importante perché ci permette di esprimere tutte le nostre idee e perché lo terremo con noi e ci permetterà di ricordarci dei nostri compagni e di questa meravigliosa esperienza.

diari

In questi anni di progetto abbiamo parlato delle emozioni e dei sentimenti. Quest’anno, in particolare, abbiamo riflettuto sui colori attribuiti ai maschi e alle femmine; abbiamo anche realizzato un ritratto riferito alle nostre passioni, un cuore costruito da noi sui cui abbiamo applicato cinque oggetti che ci rappresentano e un messaggio tattile che rappresenta le cose che ci piacciono di più e le persone che ci stanno più a cuore.

muro

Nell’ultimo incontro, Roberto ci ha divisi in tre gruppi, uno che rappresentava la musica, uno la moda e l’ultimo la diversità che ci può unire.

quaderno gruppi

gruppo ragazze gruppo misto gruppo maschi

Durante questo progetto, abbiamo provato diverse emozioni, come la compassione, la tristezza, l’imbarazzo e molte altre. Questo progetto ci è servito a capire che il nostro peggior nemico può diventare nostro amico e, secondo noi, è stato molto divertente.

Lavoretti di Natale!!

Ogni anno, nella nostra scuola, viene organizzata una grande festa di Natale per tutti i genitori e gli alunni, in cui vengono allestiti diversi banchetti. Uno di questo viene fatto con i lavoretti realizzati dalle varie classi.

Il nostro contributo di quest’anno è stato molto vario!
Abbiamo realizzato alcune CORNICI, un CENTRO TAVOLA, i BARATTOLI DELLA CALMA e una LAMPADA un po’ speciale.

LE CORNICI

Materiale occorrente:
– cornici grezze;
– vernice per legno;
– decorazioni di vario genere

Il procedimento di lavoro è molto semplice: basta dipingere le cornici, scegliere le decorazioni che più si preferiscono ed incollarle. Noi abbiamo scoperto che la colla che tiene meglio è l’attak, ma va usata con molta cura e attenzione!

IL CENTRO TAVOLA

Nel caso in cui una cornice cadesse e si rompesse disgraziatamente il vetro, la si può sempre trasformare in un bellissimo centro tavola. Il materiale per realizzarlo, di certo a scuola non ci manca!!

 
 

IL BARATTOLO DELLA CALMA

Il barattolo della calma è stato ideato da Maria Montessori, con lo scopo di spostare l’attenzione di un bambino in un momento di crisi, su un oggetto quasi magico.
Realizzarlo è stato divertentissimo!

Materiale occorrente:
– barattoli di vetro;
– acqua, meglio se calda in un primo momento;
– coloranti alimentari;
– glitter;
– shampoo trasparente;
– pannolenci per decorare.

Procedimento:
– riempire i barattoli di acqua;
– aggiungere il colorante alimentare, i glitter e un pochino di shampoo per rendere più densa l’acqua;
– finire di riempire d’acqua il barattolo fino all’orlo e sigillarlo con la colla;
– decorarlo a piacere con feltro, pannolenci e tutto quello che si desidera.

Per vedere la magia basta agitare il barattolo ed il gioco è fatto!!

Se poi accade che, nella prima mezz’ora della festa, tutti i barattoli vengano venduti, non basta fare altro che farne altri alla velocità della luce (10 barattoli in più, venduti in pochissimo tempo!)

LA LAMPADA

Materiale occorrente:
– palloncini di piccole dimensioni;
– filo di cotone;
– colla vinilica;
– lucine di natale.

Procedimento:
– gonfiare i palloncini fino a renderli il più possibile tondi.
– ricoprirli di filo di cotone, fino a creare un reticolato abbastanza fitto.
– spennellare il tutto con colla vinilica diluita con acqua e lasciare asciugare bene.
– scoppiare il palloncino.

– inserire nelle palline le luci e godersi lo spettacolo.

BUON NATALE!!!!

Arriva un Natale carico, carico di… Pon pon!

Il nostro calendario dell’Avvento di quest’anno è molto semplice, servono:
– bicchieri di carta;
– etichette;
– forbici;
– caramelle (ovviamente!!)
– tanta, tanta, tanta, tantissima lana!

Per fare cosa? Semplice… PON PON!

@ Per prima cosa abbiamo ritagliato il bordo in alto dei bicchieri e abbiamo realizzato dei taglietti verticali lungo tutto il perimetro superiore; poi li abbiamo ripiegati su se stessi, per formare delle scatoline.

@ Successivamente vi abbiamo apposto delle etichette un po’ speciali…
La maestra sperava di trovare etichette lavagna già fatte, ma non esistono, così ha pensato di crearle lei: ha preso un foglio di etichette tradizionali, le ha spennellate con la vernice lavagna che abbiamo in classe e ha aspettato che asciugassero.
Il risultato sono delle perfette etichette lavagna, su cui abbiamo scritto i numeri del calendario.
@ Nel frattempo, noi ragazzi, abbiamo iniziato a realizzare i pon pon.
Abbiamo preso due cerchi di cartone bucati al centro e vi abbiamo arrotolato sopra il filo di lana.

Quando il cerchio è stato completamente ricoperto da più giri di lana, la maestra ha tagliato il contorno e lo ha fissato con un altro filo, abbastanza resistente da non spezzarsi tirando e annodando.
@ Come ultima cosa, la maestra ha riempito di caramelle le scatoline e abbiamo finito di decorarle con il nostro pon pon.

Uniti si vince!

Succede che…
…la nostra scuola venga scelta per partecipare alla cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico al Quirinale…
Succede che…
…non tutti gli alunni delle quinte possano parteciparvi…
Succede che…
…si debba fare un’estrazione e che solo 24 bambini, sulle quattro classi, possano essere scelti…
Succede che…
…gli altri compagni debbano restare a Milano e che ci si debba inventare qualcosa perché la permanenza risulti il più piacevole possibile…
Così, la maestra Lucia, decide che, mentre si aspetta che i compagni tornino, SI GUARDA UN FILM!!!!
Ma non un film qualunque, perchè succede anche che
…alcuni tra coloro che sono restati a scuola, litighino un po’ troppo spesso…
Il film scelto, quindi, è un film sull’integrazione razziale e sull’amicizia tra ragazzi bianchi e ragazzi neri, che si intitola “IL SAPORE DELLA VITTORIA – uniti si vince”
 
 
Il lavoro svolto sulla trama e i personaggi principali del film, potete trovarlo qui.
Noi vi scriviamo le nostre impressioni e i nostri giudizi.
Viel:
I miei personaggi preferiti sono Ronnie, perchè quando i compagni di squadra lo prendevano in giro chiamandolo “Raggio di sole” non si offendeva mai ma rideva, e Gerry, perché è il capitano della squadra e ha un carattere molto forte. Anché io da grande vorrei essere il capitano di una squadra di basket!
 
Alessandro: 
Mi è piaciuta molto la scena in cui la squadra canta la canzone “We are the titans” perché i ragazzi sono molto uniti.
 
Leda: 
Secondo me il film ci insegna che, se anche una persona ha la pelle di colore diverso dal nostro, non vuol dire che non può diventare nostro amico e che tutti gli uomini sono tutti uguali.
 
Giulia:
La scena che mi ha colpito di più è stata quando il coach Herman Boone ha portato tutta la sua squadra al cimitero dove erano seppelliti i ragazzi che avevano combattuto a Gettysburg. Questa scena mi è piaciuta perché l’allenatore ha spiegato che gli uomini appartengono ad una sola razza, la “Razza Umana”, e, per questo, sono tutti uguali, nonostante il colore della pelle.
Questo film mi ha insegnato che il razzismo non serve perché tutti noi siamo una razza unica.
Tante persone si sono opposte al razzismo, come Nelson Mandela che è stato in carcere 27 anni perché, in Sudafrica, si opponeva alla segregazione razziale, o Martin Luther King che, negli Stati Uniti, ha lottato per abolire le leggi che discriminavano le persone di colore. 
 
Andrea C.: 
Mi è piaciuta molto la parte del film in cui Gerry è in ospedale e Julius lo va a trovare. L’infermiera, vedendolo entrare in camera, gli dice che solo i parenti possono entrare e allora Gerry interviene e dice: “Ma come!? Non vedi che siamo FRATELLI? Siamo due gocce d’acqua!” 
Mi è piaciuta molto perché riesce descrive alla perfezione l’amicizia tra Julius e Gerry e anche dell’intera squadra.
Il mio personaggio preferito è Louie Lastik perché, con la sua ironia e il suo entusiasmo, dà inizio all’amicizia che poi unirà le due squadre.
 
Simone C.:
Questo film mi ha trasmesso molte sensazioni positive ed in particolare mi ha fatto capire l’importanza del rispetto delle diversità tra gli uomini.
Nella squadra dei Titans c’erano giocatori di razze diverse che litigavano sempre e l’allenatore li ha costretti a stare più tempo insieme per farli diventare amici e una VERA SQUADRA.
Mi è piaciuto anche perché alcune parti facevano ridere!!
 
Deborah: 
La scena che mi ha colpito di più è stata quando Gerry Bertier e i suoi amici sono ritornati in città e hanno dimostrato l’amicizia che erano riusciti a costruire tra loro. I cittadini di Alexandria, guardandoli, hanno imparato pian piano ad integrarsi e a rispettarsi.
Un’altra scena che mi è piaciuta molto è stata quando Gerry ha espulso dalla squadra Ray, il suo migliore amico, perché si era reso conto che non giocava per la squadra, ma è ancora profondamente fermo sulle sue idee di non integrazione.
 
Arianna:
La scena più bella del film, per me, è stata quando la squadra di football si è unita in un gruppo e i ragazzi sono diventati amici; la cosa più importante è che ho capito è che siamo tutti uguali, anche con le nostre diversità, e che possiamo essere tutti amici.
 
Claudia:
A me questo film ha fatto capire che, se ci sono persone diverse da me, non le devo trattare male ma devo imparare a conoscerle e collaborare con loro, perchè l’aspetto fisico di ognuno di noi non ci rende diversi dagli altri.
 
Andrea D.V.: 
La scena che più mi ha colpito è quando l’allenatore ha portato la squadra  al cimitero dove erano seppelliti i morti della guerra di Gettysborg, ragazzi bianchi e neri che si erano sacrificati per la loro nazione. L’allenatore voleva far capire ai ragazzi della sua squadra, che dovevano impegnarsi a superare i problemi legati alla razza per poter diventare un gruppo unito.
 
Marta:
La parte del film che mi è piaciuta di più è stato il ritiro.
Il mio personaggio preferito è la figlia del viceallenatore perché mi piace il suo carattere e mi sembra simile al mio.
Secondo me questo film ci insegna che non dobbiamo pensare male di qualcuno senza averlo già conosciuto.
 
Edoardo:
La parte del film che mi è piaciuta di più è quando Julius e Gerry, sbattendosi il petto uno contro l’altro, dicono “lato sinistro, lato forte!”, perché dimostra l’unione tra i due ragazzi.
La scena che mi ha colpito di più è quando i ragazzi tornano in città e vedono i loro concittadini che litigano, mentre loro sono diventati fratelli.
 
Siria:
La squadra, mentre è al campus, ha imparato che il razzismo non serve, questo ha permesso ai ragazzi bianchi e quelli neri di diventare amici.
Quando i ragazzi tornano, però, si accorgono che la città è rimasta come era prima e che tutti continuano ad odiarsi.
Con la loro amicizia, insegneranno il rispetto ai tutti gli altri cittadini.
 
Jacopo: 
Il mio personaggio preferito è l’allenatore Herman  Boone, perché è riuscito a far diventare amici ragazzi di colore e ragazzi bianchi in un forte momento di scontro razziale. 
La scena  più bella è stata quella del ballo della squadra prima di iniziare la partita perché, per me, significava darsi un incoraggiamento l’un l’altro.
 
Simone M.: 
Questo film mi ha lasciato due sensazioni, una importante e una triste.
La sensazione importante l’ho provata perché ho capito che tutti gli uomini sono uguali, indipendentemente dal colore della pelle; la sensazione triste l’ho provata perché, dai titoli di coda, ho scoperto che uno dei protagonisti è morto in un incidente stradale. 
E’ stato un pomeriggio allegro, passato con i miei compagni e la mia maestra.
 
Lorenzo: 
Da questo film ho imparato che  tutte le persone sono uguali e bisogna rispettarsi l’uno con l’altro.  
 
Stella: 
I miei personaggi preferiti sono Gerry  Bertier e Julius Campbell, perché sono due ragazzi carismatici. Entrambi, all’inizio, non hanno nessuna voglia di integrarsi con gli altri, neri o bianchi che fossero, poi capiscono lo spirito di squadra e portano i Titans alla vittoria.
Questo film mi ha fatto riflettere sull’uguaglianza dei diritti delle persone di qualsiasi razza.
 
Gabriel: 
Il mio personaggio preferito è “raggio di sole” perché, quando Gerry e gli altri della squadra lo chiamano fata, lui prende la palla e la lancia, colpendo Gerry in testa e dimostrando la sua bravura di quarterback.
Da questo film ho imparato che non si devono prendere in giro gli uomini diversi da noi perché si può diventare amici del cuore anche tra persone molto diverse.
 
Eleonora:
La scena che mi ha colpito di più è stata quella in cui Gerry ha cacciato dalla squadra Ray, perché non si voleva integrare con il resto della squadra e, durante una partita, volontariamente, aveva fatto rompere un polso al suo compagno di colore Rev.
Questo film mi ha fatto capire che non dobbiamo essere razzisti perché, anche se alcune persone hanno la pelle di colore diverso dal nostro, quello che è importante sono i sentimenti, il rispetto e l’amicizia tra gli uomini.
 
Hong:
La scena che mi ha colpita di più è stata quando la fidanzata di Gerry Bertier ha stretto la mano a Julius Campbell, dimostrandogli il suo rispetto e di aver superato la paura causata dal diverso colore della sua pelle.



EVERY WHERE WE GO
PEOPLE WANNA KNOW 
WHO WE ARE
SO WE TELL THEM
“WE ARE THE TITANS!”
ARI-ARI TITANS 
 

UNITI SI VINCE!!!!
 

It’s Halloween

In occasione di Halloween, quest’anno, la Maestra Lucia era veramente a corto di idee.

Non che di natura sia un pozzo di fantasia… Brava esecutrice, quello sí, ma in quanto a creatività ne ha proprio poca… Per questo, quando è entrata per caso in una quarta e ha visto il loro lavoretto appeso alla parete, non ha esitato a chiedere in prestito l’idea alle colleghe.
Si dà il caso che le colleghe in questione, Maestra Stefania e Maestra Elisa, siano molto disponibili e generose, tanto da non cedere solamente l’idea, ma anche il permesso della pubblicazione del lavoretto sul nostro blog. Per questo le ringraziamo tantissimo!!
@Materiale necessario:
Cartoncino colorato (blu, nero e giallo)
Colla stick
Colla vinilica
Zucchero di canna
@Ritagliare il cartoncino colorato realizzando una luna, un castello, due finestre e due pipistrelli.
@Incollare le sagome sul cartoncino blu.
@Diluire la colla vinilica con un po’ d’acqua e spennellarla alla base del castello.
@Cospargere la colla con lo zucchero di canna ed eliminare lo zucchero in eccesso.

HAPPY HALLOWEEN!!!

Pronti a partire!!!

Benvenuti a tutti sul nostro blog!!
Eccoci qui a dare vita ad una nuova avventura che speriamo vi piaccia e appassioni quanto sta appassionando noi!

È un progetto innovativo e un po’ particolare, visto che realizzato da una classe e, soprattutto, da una classe di scuola primaria, ma, quando mi è venuta l’idea, mi sono detta: “Perché non provarci?!”. 

Scusate, non mi sono ancora presentata… 
Sono la Maestra Lucia (così mi chiamano i miei alunni, con tutta la dolcezza e l’entusiasmo possibile nella voce) e insegno italiano, storia e inglese nella 5B. 
Riguardo alla “mia” classe, però, non vi dico altro. Lascio che siano i ragazzi, nelle prossime righe, a presentare se stessi. 
Si, perché questo sarà l’unico post (o uno dei pochi) scritto a 4 mani, o forse sarebbe meglio dire 44 mani (le mie due più le loro 42). 
Dopo questo, infatti, lascerò completamente il passo ai ragazzi e saranno loro, sotto la mia supervisione costante, a raccontarvi le nostre avventure e i nostri progetti.
Proprio così, questo è l’obiettivo del nostro blog: permettere a chiunque lo desideri di conoscerci un po’ meglio e di scoprire cosa succede durante le ore in cui i ragazzi stanno a scuola. 
Racconteremo progetti, uscite didattiche, lavori realizzati in classe, ma non solo… anche avventure personali e tutto ciò che i ragazzi vorranno condividere con gli altri.
Ma adesso basta, io ho scritto fin troppo! 
È tempo di lasciare la parola ai nostri “raga”!!


ECCOCI QUI!!!!
Siamo i “raga” della 5B, 21 ragazzi tra i 10 e gli 11 anni.

La Maestra Lucia ci definisce curiosi, attivi, entusiasti, divertenti, allegri, ma sappiamo di essere anche un po’ rumorosi e a volte chiacchieroni ;p, un po’scalmanati e molto competitivi…
Ma, dopo tutto, siamo una classe che spakka!!!!
Avete mai visto una classe così bella?!

Abbiamo tanta voglia di raccontare le nostre avventure scolastiche, infatti quest’anno abbiamo in programma un sacco di cose belle e divertenti!
Faremo gite e uscite didattiche (alcuni di noi sono già stati a Roma e siamo andati all’acquario ad incontrare gli scienziati del futuro, ma di questo vi racconteremo più avanti!!), abbiamo visto e vedremo film belli e coinvolgenti, leggeremo libri interessanti, visiteremo mostre, creeremo lavoretti e progetti per noi e per la scuola e, se tutto va come speriamo, andremo in Liguria a “Scuola Natura”!

Tutte queste esperienze ve le racconteremo accompagnandole con fotografie e commenti che vi permetteranno di vivere insieme a noi il viaggio che compiremo durante quest’anno scolastico.

VI ASPETTIAMO NUMEROSI!!!!!!